1976 - DOVETE ESSERE PICCOLI
28
maggio 1976
Seguitemi
sulla strada di mio Figlio.
«Figli
prediletti, ascoltate la voce della vostra Mamma che vi chiama
dolcemente a seguirla. Seguitemi sulla strada della preghiera.
Tanti miei figli stanno per perdersi eternamente in questi momenti
decisivi, perché non c'è chi prega e si sacrifica per loro.
Pregate voi per loro: aiutatemi a salvare i vostri fratelli. È
questa l'ora dell'errore, che riesce a entrare dovunque e a sedurre
soprattutto tanti miei figli Sacerdoti. Non vi stupite se vedrete
cadere quelli che fino a ieri sembravano ancora i più fedeli, i più
sicuri. Vedrete cadere anche quelli che si ergevano a Maestri degli
altri. Non vi stupite se in questa battaglia cadranno quelli che non
hanno voluto o saputo usare dell’arma che Io stessa vi ho dato: la
preghiera semplice, umile e mia del Santo Rosario. È preghiera
semplice e umile e perciò è la più efficace per combattere Satana
che oggi vi seduce soprattutto con l'orgoglio e la superbia. E
preghiera mia perché fatta con Me e per mezzo di Me. Vi è stata
sempre raccomandata dalla Chiesa e anche da parte del mio primo
figlio prediletto, il Vicario di Gesù, con parole tali che hanno
commosso il mio cuore di Mamma. Seguitemi sulla strada della
sofferenza. Ormai siete giunti al momento della vostra immolazione,
siete chiamati a soffrire sempre di più. Datemi tutto il vostro
dolore. Oggi sono le incomprensioni, gli attacchi, le calunnie di
vostri fratelli. Domani saranno le persecuzioni, la prigionia, le
condanne da parte degli atei e dei nemici di Dio che vedranno in voi
gli ostacoli necessariamente da eliminare. Camminate con Me e
seguite mi sulla strada di mio Figlio Gesù. Sulla strada del
Calvario, sulla strada della Croce. Mai come in questi momenti deve
essere da voi vissuta fino in fondo quella che è la vocazione di
ogni cristiano: “Chi vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua". Seguitemi, figli prediletti:
oggi è necessario che seguiate vostra Madre, se volete percorrere
senza paura la via di mio Figlio Gesù».
19
giugno 1976
Dite
con Me il vostro «sì».
«Ancora
una cosa vi domando, figli prediletti: la vostra vita. Questi sono i
tempi in cui ad alcuni di voi, miei figli, dovrò chiedere in dono la
vostra stessa esistenza. Si prepara l'ora del martirio e la Mamma
dolcemente vi conduce al momento della vostra immolazione. Non
guardate più a questo mondo: guardate a Me, al volto della vostra
Mamma del Cielo. Io vi rifletto la luce del Paradiso che vi attende
e, nell'ora della prova, sarete rafforzati e incoraggiati. Non
guardate alle creature che, sedotte e corrotte da Satana, si
scaglieranno con odio e con violenza contro di voi. Eppure, figli
miei prediletti, voi avete sempre amato, a tutti avete fatto del
bene, tutti avete sempre cercato di aiutare. Ed ora il gelo
dell'odio e della ingratitudine si diffonde attorno a voi. Non
abbiate paura. Questa è l'ora di Satana e del potere delle tenebre.
Non abbiate timore: rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato. In questo
Cuore di Mamma voi sarete riscaldati e consolati. Qui è la fonte
della vostra gioia e il segreto della vostra fiducia. In questo
Cuore voi siete i piccoli bimbi che Io formo alla interiore
mansuetudine perché, all’invito di mio Figlio che vi associa al
Suo Sacrificio, voi possiate rispondere di sì. Ditelo con Me, figli
miei prediletti, questo vostro "si" al volere del Padre.
Allora presto vedrete spuntare l’alba di un nuovo mondo, lavato e
purificato dalla vostra offerta riparatrice».
Lourdes,
3 luglio 1976
Primo
sabato del mese
La
vostra testimonianza più necessaria.
«Siate
sempre più docili nelle mie mani, figli prediletti. La vostra vita
sarà veramente solo mia, se in ogni momento mi offrirete la vostra
interiore docilità. Quanti sono oggi i Sacerdoti che non
ubbidiscono, che si ribellano, che non osservano più alcuna
disciplina. La vostra interiore docilità vi porterà alla più
completa disciplina alle norme ed alle direttive della Chiesa. Oggi
hai sofferto nel vedere, in questo luogo a Me consacrato, quante sono
le profanazioni, quanti sono i dolori recati al mio Cuore di Mamma.
Figli che vengono a Me con vestiti così indecenti e riescono a
passare persino ai piedi della mia venerata Immagine. Partecipa al
mio dolore e ripara per queste vere profanazioni che ogni giorno si
compiono in questo luogo a Me consacrato. Purtroppo i maggiori
responsabili sono i Sacerdoti. Vedi come loro stessi vestono in tutte
le maniere, talvolta in modi così strani da essere persino di
scandalo agli stessi fedeli. Eppure la vigente disciplina della
Chiesa obbliga questi miei figli a vestire l'abito ecclesiastico. Ma
chi ancora osserva questa disciplina? Pochi e questi vengono per lo
più considerati dei retrogradi e dei sorpassati. Questo dell'abito
è solo un piccolo esempio, ma significativo di una triste realtà:
oggi l’indisciplina, la disubbidienza, l'insofferenza verso ogni
norma dilaga fra i Sacerdoti, che sono pur sempre i figli della mia
materna predilezione. Siate almeno voi, Sacerdoti consacrati al mio
Cuore Immacolato, di esempio per la vostra interiore docilità e per
la vostra ubbidienza alla disciplina della Chiesa. Questa oggi è la
vostra testimonianza più urgente e più necessaria. Solo così
potrete diffondere attorno a voi l'esempio e il profumo di mio Figlio
Gesù. Sarete prescelti per il ritorno di tanti Sacerdoti all'obbligo
di dare quel buon esempio, che è tra le più importanti esigenze del
vostro stesso ministero».
16
luglio 1976
Festa
della Madonna del Monte Carmelo
In
spirito di filiale abbandono.
«Figlio
della mia materna predilezione, non lasciarti distrarre dalle cose e
dalle umane vicende: sta' sempre sul mio Cuore in preghiera. Ogni
cosa dispongo per te come tua vera Madre: le persone che devi
incontrare, le circostanze in cui ti vieni a trovare, quello che devi
fare. Abituati perciò a vivere con fiducia il momento presente che
il Padre ti dona e che la Mamma prepara per te. Figli consacrati al
mio Cuore Immacolato, voi tutti dovete vivere nello spirito di
filiale abbandono, della più completa fiducia nell'azione della
vostra Mamma. Un Sacerdote che si consacra al mio Cuore attira su di
sé questa predilezione da parte mia, che si fa più forte e
manifesta, e che l'anima riesce a percepire con sempre maggiore
chiarezza. Sono Io stessa che, con voi, posso esercitare in maniera
più piena la mia funzione di Mamma. Con voi posso agire così,
perché, con la consacrazione al mio Cuore Immacolato, vi ponete
veramente come bambini fra le mie braccia. Così Io vi parlo e voi
potete ascoltare la mia voce. Io vi conduco e voi vi lasciate
docilmente guidare da Me. Io vi rivesto delle mie stesse virtù, vi
nutro del mio cibo. Siete sempre più interiormente attratti dal
profumo di questa mia materna azione che vi rende piccoli, poveri,
umili, semplici, puri. Soprattutto vi attiro dolcemente davanti alla
divina persona di mio Figlio Gesù presente, come in Cielo, nel
Sacramento dell'Eucaristia. Voi imparate da me il gusto della
preghiera. Preghiera di adorazione, preghiera di ringraziamento,
preghiera di riparazione. Quanto più il gelo dell'abbandono e il
silenzio circonda mio Figlio Gesù presente fra voi nell’Eucaristia,
tanto più Io stessa raccolgo le voci dei miei figli prediletti,
perché, unite alla mia voce, si componga assieme, anche quaggiù,
un'armonia di amore da presentare al Cuore di mio Figlio, perché sia
consolato. Questo è l'esercito che Io mi sto preparando; questa è
la schiera dei miei Sacerdoti che sto radunando ormai da ogni parte
del mondo. Una schiera nascosta di piccoli figli, consacrati al mio
Cuore Immacolato, che rendo sempre più simili a Me, perché Gesù
possa offrirli al Padre in segno di riparazione e di espiazione.
Perciò vi ripeto: non guardate a tutto il male che sempre più si
diffonde e che ovunque dilaga. Non guardate neppure al tanto male
che Satana riesce a spargere anche nella Chiesa. Guardate solo a me
e al grande bene che, nel silenzio, vostra Mamma sta facendo, con
l’attirare al suo Cuore un numero sempre più grande di figli
Sacerdoti. Chiudete gli occhi a ogni altra cosa e apriteli solo a
questa meravigliosa realtà. Per questo ancora vi domando, figli, di
vivere nello spirito del filiale abbandono e della vostra più sicura
fiducia nel mio Cuore Immacolato».
26
luglio 1976
San
Gioacchino e Sant'Anna
Il
mio tempo.
«Il
mio tempo, figli prediletti, non si misura a giorni. Il mio tempo è
scandito solo dal battito del mio Cuore di Mamma. Ogni battito di
questo Cuore segna un nuovo giorno di salvezza e di misericordia per
voi, miei poveri figli. Per questo vi invito a vivere solo di
fiducia. Il vostro tempo deve essere misurato dalla fiducia
nell'amore misericordioso del Padre e nell’azione della vostra
Mamma del Cielo. Di questa fiducia sono vissuti i miei genitori Anna
e Gioacchino, che oggi la Chiesa ricorda e che vi propone come
esempio. Di questa fiducia sono vissuti tutti i Santi, tutti gli
amici di Dio. Di questa sola fiducia si è servito sempre
l'Onnipotente per realizzare in ogni epoca il Suo disegno. Spesso Io
ha realizzato anche contro l'attesa di tutti, nel momento in cui
nessuno avrebbe creduto. Così avvenne nel grande disegno che Dio
compì attraverso queste sue due umili e povere creature, che Egli
chiamò per preparare la nascita della vostra Mamma celeste. Vostra
Mamma fu chiamata a sperare contro la stessa apparenza delle cose,
per affidarsi solo alla fiducia completa nella Parola di Dio. Diventò
così la Madre del Verbo e vi donò suo Figlio Gesù. Ora vi ho
annunciato il trionfo del mio Cuore Immacolato e la necessaria e
dolorosa purificazione che lo deve precedere. Vi ho anche detto che
questo è il tempo della purificazione e che questi sono gli anni del
mio trionfo. Ma non cercate il momento scrutando il futuro e contando
anni, mesi e giorni. Così verreste presi dall'ansia e dal turbamento
e sciupereste veramente il vostro tempo, che è tanto prezioso. Non
così, figli miei prediletti, va misurato il mio tempo, ma solo dalla
vostra fiducia in Me, che vi preparo ad essere strumenti da Me scelti
e formati per realizzare in questo tempo il trionfo del mio Cuore
Immacolato».
31
luglio 1976
Festa
di Sant'Ignazio di Loyola
Le
vostre difficoltà.
«Seguitemi,
figli prediletti, con tutta la vostra fiducia e non lasciatevi
turbare dalle difficoltà che incontrate sul vostro cammino. Queste
difficoltà sono permesse da Dio, perché vi aiutano a crescere nella
vostra vita di perfetta consacrazione al mio Cuore Immacolato. Vi
distaccano dal vostro modo di vedere e di sentire, dai vostri gusti,
dai vostri attaccamenti e piano piano vi portano a vedere e a sentire
solo secondo il Cuore di mio Figlio Gesù. Dopo ogni difficoltà Io
vedo in voi crescere la vita di Gesù: ed è questo che tanto
conforta il mio Cuore di Mamma. Non vi accorgete, figli, come sotto
il mio personale influsso, la vostra vita stia veramente cambiando?
Le difficoltà interiori dell'anima sono quelle che più vi
addolorano. Siete miei e vi sentite ancora attratti dal mondo; siete
rivestiti della mia stessa purezza e ancora avvertite il dolore della
tentazione della carne. Alcuni di voi gemono e vorrebbero esserne
liberati. Eppure quanto vi fa crescere nel distacco da voi stessi
questa interiore difficoltà che provate, figli miei prediletti! Non
guardatevi mai. Sarete sempre più belli per Me e per mio Figlio
Gesù, quanto meno apparirete belli a voi stessi. E' il mio manto
che vi ricopre. E' la mia stessa purezza che vi illumina. Poi vi
sono le difficoltà esteriori: sono quelle dell'ambiente in cui vi
trovate: incomprensioni, critiche. Talvolta permetto persino il
disprezzo e la calunnia. Di questa, soprattutto, il mio Avversario
se ne fa strumento preferito per colpirvi e per scoraggiarvi. Voi
come dovete rispondere? Come Gesù: col silenzio, con la preghiera,
col vivere in intima unione col Padre. Nella luce del Padre ogni
cosa non vera, non buona, ogni inganno, ogni calunnia si dissolve da
sola come nebbia al sole. Poiché voi siete nel mio Cuore
Immacolato, nulla vi può toccare. Chi appositamente vorrà farvi
del male, non riuscirà a colpirvi; chi agirà in buona fede avrà la
luce prima ancora che il male vi raggiunga. E voi camminerete nella
pace, pur fra la tempesta del momento presente. Vi sono anche le
difficoltà del vostro tempo. Figli prediletti, quanto da Me stessa
voi siete stati formati e preparati per il vostro tempo! Anche
queste difficoltà sono da Me permesse perché vi rendano strumenti
sempre più docili nelle mie mani, per il mio disegno che Io sto
attuando in questo tempo. L'ateismo che dilaga nel mondo, la crisi
che sempre più si estende nella Chiesa, l'errore che ovunque si
diffonde sono le onde di una grande tempesta. Voi siete chiamati ad
essere la mia Pace in questa tempesta. Perciò camminate sereni,
camminate tranquilli, camminate fiduciosi. Così quanto più
scenderà l'oscurità, tanto più voi sarete la mia Luce, e se ogni
giorno aumenterà la tempesta, voi sarete sempre più la mia Pace.
Darete a ciascuno, in ogni momento, il segno della mia materna
presenza fra voi».
7
agosto 1976
Primo
sabato del mese
Solo
col Papa.
«Oggi
da ogni parte del mondo giunge gradito al mio Cuore Immacolato
l'omaggio dei Sacerdoti a Me consacrati, di voi figli della mia
materna predilezione. Lasciatevi condurre da Me e non sentirete il
peso delle vostre difficoltà quotidiane. Vi voglio fra le mie
braccia, tutti abbandonati al mio Cuore Immacolato, perché così
potete camminare verso la meta che ho fissato per ciascuno di voi.
Vi ho già indicato quale è questa meta: fare di voi dei Sacerdoti
secondo il Cuore di Gesù. Dovete veramente essere Gesù oggi, per
gli uomini del vostro tempo. Gesù che parla; e direte solo la
Verità. La Verità contenuta nel Vangelo e garantita dal Magistero
della Chiesa. Oggi, mentre l'oscurità scende sopra ogni cosa e
l'errore sempre più si diffonde nella Chiesa, voi dovete orientare
tutti alla fonte da cui Gesù fa sgorgare le sue parole di verità:
il Vangelo affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa e ai
Vescovi uniti con lui. Non ai singoli Sacerdoti, non ai singoli
Vescovi; ma solo ai Sacerdoti e ai Vescovi uniti con il Papa. Oggi
tanto ferisce e addolora il mio Cuore di Madre della Chiesa lo
scandalo anche di Vescovi che non ubbidiscono al Vicario di mio
Figlio e trascinano un grande numero di miei poveri figli sulla
strada dell'errore. Per questo oggi voi dovete con la vostra parola
proclamare a tutti che Gesù solo Pietro ha costituito quale
fondamento della sua Chiesa e custode infallibile della Verità.
Oggi chi non è col Papa non riuscirà più a restare nella Verità.
Le seduzioni del Maligno sono diventate così insidiose e pericolose
che riescono a ingannare chiunque. Vi possono cadere anche i buoni.
Vi possono cadere anche i maestri e i sapienti. Vi possono cadere i
Sacerdoti e anche i Vescovi. Non cadranno mai quelli che sono sempre
col Papa. Ecco perché Io voglio fare di voi una schiera ordinata e
attenta, ubbidiente e docile persino ai desideri di questo mio primo
figlio prediletto, del Vicario del mio Gesù. Gesù che opera:
dovete soprattutto rivivere Gesù nella vostra vita ed essere Vangelo
vissuto. Per questo vi rendo sempre più poveri, sempre più umili,
sempre più puri, sempre più piccoli. Non temete di affidarvi
completamente a Me. Sono la Mamma sua e vostra e altro non so fare
verso di voi che aiutarvi a nascere e a crescere come altri piccoli
Gesù per la salvezza di tutti i miei figli. Quando questa schiera
di Sacerdoti sarà pronta, allora sarà il momento in cui schiaccerò
la testa al mio Avversario e il mondo rinnovato godrà la gioia del
trionfo del mio Cuore».
15
agosto 1976
Festa
di Maria Santissima Assunta in Cielo
Vivete
in Paradiso con Me.
«Vivete,
figli miei prediletti, dove Io sono: in Paradiso, assunta in anima e
corpo per essere pienamente partecipe della gloria di mio Figlio
Gesù. Sempre associata a Lui, per la mia funzione di Madre, su
questa terra, ora in Paradiso sono associata nella gloria al Figlio,
che vuole accanto a Sé la madre, dopo che le ha dato un corpo
glorioso uguale al Suo. Ecco il motivo di questo mio straordinario
privilegio. Come con il mio "sì" ho dato al Verbo di Dio
la possibilità di assumere nel mio seno verginale la sua natura
umana, così con il mio "sì" mi sono affidata all'azione
di mio Figlio Gesù, che ha assunto la vostra Mamma alla gloria del
Cielo in anima e corpo. Il mio è un corpo trasfigurato e glorioso,
ma vero corpo, figli prediletti. Madre e Figlio insieme ormai per
sempre in Paradiso. Ma sono anche vera Madre vostra; così vi posso
amare non solo con l'anima, ma anche con il mio corpo glorioso. Vi
amo con questo mio Cuore di Mamma che mai ha cessato di battere di
amore per voi. Figli prediletti, vivete anche voi dove Io sono:
vivete in Paradiso con Me. È vero, voi siete ancora su questa terra
di dolore e spesso ne sentite tutto il peso e la sofferenza. Ma
perché, pur vivendo sulla terra di esilio, anche voi non vivete dove
ormai si trova vostra Madre? Vivete in Paradiso con Me e non
lasciatevi attrarre dal mondo, non lasciatevi imprigionare da questa
terra. Oggi vi è una tendenza che è così falsa e pericolosa. Si
guarda solo a questa terra. Si ha quasi paura che, se si guarda al
Paradiso, ci si sottrae agli impegni del vivere quotidiano. Vivete in
Paradiso con Me, e allora vivrete bene anche su questa terra.
Realizzate quaggiù il disegno del Padre celeste e costruirete
attorno a voi la vera felicità. Quanto più guardate al Padre e
vivete con Me, tanto più opererete sulla terra per il vostro bene e
per il bene di tutti. Il Paradiso, quello vero, non potrà mai
trovarsi sulla terra. Quanto vi inganna e seduce il mio Avversario
che si scatena per impedirvi di giungere quassù con mio Figlio e con
Me! Il Paradiso è solo nella luce della Trinità Santissima, con
mio Figlio Gesù e con Me. Di questa luce sono illuminati e godono
gli Angeli e i Santi. Di questa luce risplende tutto il Paradiso.
Vivete allora cercando, amando, guardando il Paradiso che vi attende,
figli miei prediletti. E quaggiù vivete nel paradiso del mio Cuore
Immacolato. Allora sarete sereni e intimamente beati. Sarete sempre
più piccoli e abbandonati, più poveri e puri. Quanto più vi
farete piccoli, poveri e puri, tanto più potrete entrare nel
paradiso del mio Cuore Immacolato, dove il tempo è ormai segnato dal
battito di un cuore che non conosce arresto».
22
agosto 1976
Festa
di Maria Regina
Vostra
Regina e Condottiera.
«Sono
la vostra Regina. La Potenza del Padre, la Sapienza del Figlio e
l'Amore dello Spirito Santo, nella Luce della Trinità Santissima, mi
hanno confermata per sempre in questa mia funzione di materna
regalità. Questa è la mia incoronazione nella gloria. È la mia
universale regalità: Madre del Figlio, Regina col Figlio. Sono la
vostra Condottiera. Vi chiamo, figli miei prediletti, per radunarvi
tutti nella mia schiera, di cui Io stessa sono la Regina e la
Condottiera. Perciò non vi deve essere un capo fra voi: voi siete
tutti fratelli, riuniti nell'amore che deve crescere sempre più. Se
qualcuno vuole essere il più grande diventi veramente il più
piccolo. Solo chi ama di più, chi serve di più, chi mi ascolta di
più, chi diventa sempre più piccolo fino a scomparire nel mio Cuore
Immacolato, costui Io stessa renderò sempre più grande. Sono la
vostra Condottiera. Voi, miei prediletti, dovete perciò ascoltare
la mia Voce, rendervi docili ai miei ammaestramenti, soprattutto
dovete essere pronti e ubbidienti ai miei ordini. Voglio fare di voi
dei figli che vogliono, che sanno sempre ubbidire. L'ubbidienza e la
docilità: ecco la divisa di cui vi voglio rivestire. I miei ordini
li darò attraverso la voce di chi mio Figlio ha posto a reggere la
Sua Chiesa: il Papa con la Gerarchia a Lui unita. Oggi quanto viene
ferito e addolorato il mio Cuore di Mamma nel vedere che dei
Sacerdoti e persino dei Vescovi non ubbidiscono più agli ordini del
Vicario di mio Figlio Gesù! Ogni regno in sé diviso è destinato
alla sconfitta e alla rovina. Questi miei poveri figli che non
ubbidiscono, che si ribellano sono già vittime della forma più
sottile e insidiosa della superbia e camminano verso la morte.
Quanto Satana, il mio avversario dal principio, oggi riesce ad
ingannarvi e a sedurvi! Vi fa sentire custodi della tradizione e
difensori della fede mentre voi per primi fa naufragare nella fede e
vi porta inavvertitamente nell'errore. Vi prospetta che il Papa
tradisce la Verità e così Satana demolisce il fondamento su cui la
Chiesa si regge e per cui la Verità si mantiene integra nei secoli.
Vi fa perfino pensare che Io stessa non condivida il suo operato.
Così, in mio nome, vengono diffuse critiche acerbe verso la persona
e l'opera del Santo Padre. Sacerdoti, figli della mia materna
predilezione: siate prudenti, siate attenti, siate illuminati, poiché
la tenebra sta invadendo ogni cosa. Come può la Mamma pubblicamente
criticare le decisioni del Papa, quando Lui solo ha la grazia
speciale per l'esercizio di questo eccelso ministero? Fui silenzio
alla Voce di mio Figlio; fui silenzio alla Voce degli Apostoli. Sono
ora amoroso silenzio alla Voce del Papa: perché si diffonda sempre
di più, perché venga da tutti ascoltata, perché sia accolta dalle
anime. Per questo sono vicina alla persona di questo mio primo
figlio prediletto, del Vicario di mio Figlio Gesù. Col mio silenzio
lo aiuto a parlare. Col mio silenzio do forza alla sua stessa
parola. Tornate, tornate, figli miei Sacerdoti, all'amore,
all'ubbidienza, alla comunione col Papa! Solo così potrete
appartenere alla mia schiera, di cui sono Regina e Condottiera. Solo
così potrete ascoltare i miei ordini, che Io darò con la stessa
voce del Papa. Solo così voi potrete combattere con Me per la
sicura vittoria; altrimenti siete già incamminati verso la
sconfitta. Se voi, figli prediletti, vi consacrate al mio Cuore
Immacolato e vi affidate a Me completamente, Io vi ricoprirò della
mia stessa luce e sarete sempre illuminati. Vi rivestirò della mia
interiore docilità e sarete sempre ubbidienti; vi renderò così
strumenti adatti per questa mia battaglia e vedrete alla fine la mia
regale vittoria».
8
settembre 1976
Natività
della Beata Vergine Maria
Dovete
essere piccoli.
«Guardate,
o figli, a questa vostra Madre bambina. Perché piccola piacqui
all'Altissimo. L'esenzione di qualsiasi macchia di peccato che Io,
per privilegio, ebbi fin dal primo istante del mio concepimento, mi
ha dato la vera misura della mia piccolezza. Piccola, perché
creatura di Dio e prescelta per essere la Madre del Verbo. Piccola,
perché tutto ho avuto da Dio. Piccola, perché sono stata adombrata
dalla Potenza divina che mi ha ricoperto della sua grandezza. La mia
ricchezza è perciò solo quella dei piccoli, dei poveri: l'umiltà,
la fiducia, l'abbandono, la speranza. Oggi la Chiesa vi invita a
guardare alla vostra Madre Celeste nel momento della sua nascita.
Guardate, miei prediletti, a questa vostra Mamma bambina e imparerete
a essere piccoli. Dovete essere piccoli, perché siete miei figli, e
perciò voi dovete vivere la mia stessa vita. Dovete essere piccoli
per diventare docili strumenti per il mio disegno e per attrarre su
di voi la compiacenza di mio Figlio Gesù. Quanto vi ama Gesù,
figli miei prediletti! Vi ama proprio perché volete essere piccoli,
poveri, semplici, umili. Dovete essere piccoli per fronteggiare
Satana che riesce a sedurre con l'orgoglio e la superbia. Non capite
che mai riuscirà a sedurvi e a ingannarvi, se voi resterete umili?
Dovete essere sempre più piccoli, perché la Mamma vostra vi vuole
tutti per Sé: vi vuole nutrire, vi vuole vestire, vi vuole portare
sulle sue braccia. Dovete essere piccoli, perché così direte
sempre di sì al volere del Padre. Dite con Me il vostro sì. Così
in voi si ripeterà il sì della mia perfetta docilità al volere di
Dio. Piccoli, infine, per formare questo umile calcagno che Satana
tenterà di mordere, ma con cui Io gli schiaccerò la testa. Dovete
perciò essere sempre più piccoli se volete preparare il più grande
trionfo del mio Cuore Immacolato».
25
settembre 1976
Per
questo vi parlo.
«Se
siete piccoli voi ascolterete sempre la mia Voce. Figli miei
prediletti, non lasciatevi sedurre dalle tante voci che oggi si
sentono. Il mio Avversario vi inganna con le idee e vi confonde con
le parole. Siete come sommersi da un mare di parole, che sempre più
aumenta e che ricopre ogni cosa. Si ripete il fatto descritto nella
Bibbia con la torre di Babele. Oggi voi vivete ancora il dramma della
confusione delle lingue. Le vostre stesse parole vi confondono. Le
vostre stesse voci vi impediscono di capirvi. È più che mai
necessario oggi ascoltare la mia Voce. Per questo vi parlo. Vi parlo
per aiutarvi ad uscire dalla confusione oggi creata dalle vostre
stesse parole. E così da Mamma vi conduco dolcemente ad ascoltare la
sola Parola del Padre. Questa Parola si è fatta carne e vita nel mio
purissimo seno. Il mio Cuore si aprì ad accoglierla e la custodì
come tesoro prezioso. Vi parlo, perché oggi è necessario ascoltare
la Sua parola. È necessario accoglierla e custodirla gelosamente.
È solo la parola di mio Figlio che Io vi voglio fare ascoltare. Oggi
la sua Voce viene come oscurata: è il Verbo del Padre, è il mio
Figlio Gesù che non è più ascoltato. La sua Parola, così
chiaramente contenuta nel Vangelo, è come sommersa da tante altre
voci umane. Avete composto un vostro Vangelo con le vostre parole.
Voi, figli miei prediletti, dovete ascoltare e annunciare la sola
Parola di mio Figlio così come è detta nel suo Vangelo. Vi parla
la Chiesa. Ma su quanto Essa vi dice ciascuno vuole dire la sua
parola e così si diffonde l’insicurezza e la confusione. La Chiesa
è più che mai lacerata da questa vera confusione delle lingue. Vi
parlo per dirvi quale è la parola che voi oggi dovete ascoltare
nella Chiesa: quella del Papa, quella dei Vescovi uniti con Lui.
Scende sempre più la tenebra e vi parlo per essere la vostra luce.
Si diffonde l'errore e vi parlo, figli miei prediletti, perché siete
chiamati a restare nella Verità. Voi ministri della Parola, voi
annunciatori della Verità. Il domani si presenta angoscioso e vi
parlo per invitarvi alla fiducia, al completo abbandono nel mio Cuore
di Mamma. Un frastuono assordante di voci confonde sempre più ogni
cosa. Vi parlo per chiedervi il silenzio, la sofferenza, la
preghiera. Vi parlo per domandarvi oggi le cose che sono per Me le
più preziose: ogni giorno raccolgo la vostra preghiera e la vostra
sofferenza e sono da Me stessa deposte nel calice del mio Cuore
Immacolato e sono offerte alla giustizia di Dio che chiede di essere
placata. Così oggi ogni cosa può ancora essere salvata: per questo
vi parlo. Figli prediletti, non chiudete il vostro cuore a queste
mie parole. All'essere ascoltate o respinte le mie parole, il
disegno del Padre ha legato molto di ciò che vi attende. Ancora la
purificazione può essere allontanata e abbreviata. Ancora molto
dolore vi può essere risparmiato. Ascoltatemi, figli, con
semplicità. Se siete piccoli allora mi udirete e mi ascolterete. I
bimbi capiscono così bene la voce della Mamma. Beati quelli che
ancora mi ascoltano. Essi riceveranno oggi la luce della Verità e
otterranno dal Signore il dono della salvezza».
8
novembre 1976
Guarda
la tua Mamma.
«Guarda,
figlio, la tua Mamma celeste. Vedi quanto è bella! È la bellezza
capolavoro del Padre. È la culla del Figlio. È il ricamo dello
Spirito Santo. È il giardino fiorito e racchiuso, ove si coltiva da
sempre la delizia della Trinità Santissima. Guarda solo a tua
Mamma. Così la mia bellezza ti ricoprirà. Ti voglio rivestire del
mio manto di cielo; ti voglio ricoprire della mia purezza; ti voglio
fasciare della mia stessa Luce. Ti senti piccolo ed è vero. Ti
senti povero e ti vedi pieno di difetti; ti pare di non avere nulla
da potermi dare. Oh, il tuo amore mi basta! Non voglio altro da te.
Tu non puoi capire adesso: ma in Paradiso contemplerai, in te, la
gloria di tua Mamma e il vertice di amore a cui Gesù, con Lei, ti ha
portato. Ti pare che Gesù quasi si nasconda per mettere la Mamma
davanti a Lui. Ma è perché vuole che sia Lei ad amarlo in te. A te
pare di avere sempre davanti la Mamma. Io vedo che è Gesù stesso
che ti conduce a Me, perché così tu doni quella gioia al Suo Cuore
che altri non possono dargli. Non parlare; fa sempre più silenzio
con tutti. Non scoraggiarti mai per i tuoi difetti. Ti amo tanto,
figlio; guardo al tuo cuore, non al tuo carattere. E quando per
impulso sbagli, come è grande la gioia che mi dai se subito ti umili
e domandi perdono. Offrimi le tue ferite. Dimmi sempre di sì e non
pensare più nulla di te. Sono Io che voglio pensare a tutto».
20
novembre 1976
Il
tempo della purificazione.
«Voi
ascoltate la mia voce e vi lasciate condurre da Me figli prediletti.
Così in voi cresce la mia stessa vita e attorno a voi diffondete la
mia luce. Oggi diventa sempre più necessario e urgente diffondere
nel mondo il dolce invito di vostra Madre. Questo mondo si allontana
sempre più da Dio e non presta più ascolto alla parola di mio
Figlio Gesù. Così cade nelle tenebre della negazione di Dio,
nell'ingannevole miraggio di poter fare senza di Lui. Siete persino
riusciti a costruire una civiltà solo umana, chiusa ostinatamente a
qualsiasi influsso divino. Iddio, nella sua infinita Maestà, non
può che irridere a questa umanità che si è radunata per mettersi
contro di Lui. Così il gelo dell'egoismo e della superbia sempre
più si diffonde. L'odio prende il sopravvento sull’amore e ogni
giorno fa le sue innumerevoli vittime. Vittime conosciute e nascoste,
violenze a creature inermi e innocenti che, ogni istante, gridano
terribile vendetta presso il trono di Dio. E il peccato pervade
sempre più ogni cosa. Dov'è oggi un luogo senza peccato? Anche le
case consacrate al culto di Dio sono profanate dai peccati che vi si
compiono. Sono le persone consacrate, sono gli stessi Sacerdoti e
Religiosi che perdono persino il senso del peccato. Alcuni di loro,
nel pensiero, nelle parole e nella vita sacrilegamente si lasciano
condurre da Satana. Mai come oggi il Demonio riesce a sedurvi. Vi
seduce con l'orgoglio e così vi fa anche giustificare e legittimare
il disordine morale. E dopo le cadute riesce a spegnere in voi le
voci del rimorso, che sono un vero dono dello Spirito, che vi
sollecita alla conversione. Quanto numerosi diventano ormai i miei
poveri figli che da anni non si confessano più! Sono imputriditi
nel peccato e consumati dalla impurità, dall'attaccamento esasperato
al denaro, dall'orgoglio. Satana ora ha posto le sue tende anche fra
i Ministri del Santuario ed ha fatto entrare l’abominio della
desolazione nel Tempio santo di Dio. E' dunque necessario che la
Mamma vi parli e vi conduca per mano. Compito suo è soprattutto
quello di guidarvi nella lotta contro il Dragone infernale. Per
questo vi dico: sono i tempi della purificazione, sono i tempi in cui
la giustizia di Dio castigherà questo mondo, ribelle e pervertito,
per la sua salvezza. La purificazione è già iniziata nella Chiesa:
pervasa dall'errore, oscurata da Satana, ricoperta dal peccato,
tradita e violata da alcuni dei suoi stessi Pastori. Satana vi
vaglia come si fa col grano: quanta pula presto sarà dispersa al
vento della persecuzione! Da ora in poi la mia presenza fra voi si
farà più continua e più chiara. Voi stessi la esperimenterete
sempre meglio, mentre da ogni parte del mondo già vi chiamo e vi
raduno nella schiera dei miei Sacerdoti, per essere tutti da Me
guidati nella battaglia che è già incominciata».
4
dicembre 1976
Primo
sabato del mese
Di
che cosa avete paura?
«Figli
miei prediletti, siate sempre docili e lasciatevi condurre da Me con
tutta la vostra fiducia. Nella tenebra di questa ora di prova per la
Chiesa, VOI siete chiamati da Me a camminare nella luce. La luce
parte dal mio Cuore Immacolato e giunge sino a voi per ricoprirvi ed
illuminare il vostro cammino. Siate fermi, non dubitate mai più! Il
vostro cammino è sicuro, perché è a voi tracciato dalla vostra
Mamma celeste. Il dubbio e la sfiducia, che sempre più fanno presa
nell'anima di tanti miei figli Sacerdoti, quanto addolorano il mio
Cuore materno. Perché dubitate? Di che cosa avete paura? Gesù vi
ha redenti dal Maligno nella stessa ora del suo trionfo: "Questa
è l'ora di Satana e del potere delle Tenebre". Mio Figlio Gesù
vi ha donato per sempre la vita nella stessa ora in cui veniva ucciso
sulla Croce. Nell'istante in cui Lui moriva, liberava dalla morte
voi tutti. La mia Chiesa, di cui sono Madre, rivive la vita di
Cristo ed è chiamata oggi a ripercorrere il suo stesso cammino. Di
che cosa allora avete paura? Di un mondo che si è scagliato, con
odio, tutto contro di voi? O di Satana che è riuscito ad introdursi
all'interno della Chiesa e a mietere le sue vittime fra i suoi stessi
Pastori? O dell'errore che la minaccia, del peccato che sempre più
l'oscura, della infedeltà che dilaga? Questa, figli miei
prediletti, è per la mia Chiesa ancora l'ora di Satana e del potere
delle Tenebre. Sarà anch'essa immolata come Cristo sulla Croce e
sarà chiamata a morire per la salvezza e il rinnovamento del mondo.
Poiché questa per voi è l'ora della purificazione è soprattutto
per voi l'ora della sofferenza. Di questa forse avete paura? Ma se
per questa ora il Padre dall'eternità uno per uno vi ha chiamati? Ma
se per questa ora la vostra Mamma del Cielo da tanto vi ha scelti e
vi ha preparati? Vivete dunque nella serenità del vostro spirito e
senza paura, pur fra le inquietudini e le minacce del vostro tempo.
Per questo vi ripeto: non guardate sempre al futuro cercando cosa
avverrà. Vivete solo l'attimo presente con tutta la vostra fiducia e
il vostro abbandono in questo mio Cuore».
24
dicembre 1976
Notte
Santa
Vi
chiede il vostro dono di amore.
«Vivi
con Me, figlio prediletto del mio Cuore Immacolato, queste ore di
vigilia: nella preghiera, nel silenzio, nell'ascolto della tua Mamma
celeste. Oggi, come allora, è la nascita di mio Figlio Gesù; oggi
come allora, figli miei prediletti, dovete prepararvi alla sua
venuta. Col mio sposo Giuseppe, giusto e casto, umile e forte,
scelto dal Padre per essere di aiuto prezioso soprattutto in questi
momenti, facevo l'ultimo tratto di un cammino molto faticoso.
Sentivo la fatica del viaggio, il rigore del freddo, l'incertezza
dell'arrivo, l'insicurezza di ciò che ci avrebbe atteso. Eppure
vivevo come lontana dal mondo e dalle cose, tutta assorta in una
continua estasi col mio Bambino Gesù che stavo ormai per donarvi.
Mi portava la sola fiducia nel Padre; mi cullava la dolce attesa del
Figlio; nello Spirito mi riempiva solo pienezza d'amore. Da Mamma
pensavo a una casa e il Padre ci preparava un rifugio; sognavo per il
mio Bimbo una culla e già era pronta la mangiatoia; il Paradiso in
quella notte era tutto racchiuso in una grotta. E quando stanchezza
ci prese e il continuo rifiuto di accoglierci quasi fiaccò la nostra
umana resistenza, fu pronta quella grotta alla Luce. E nella luce di
un Cielo che si apriva ad accogliere la grande preghiera della Madre,
il mio verginale germoglio si schiuse al dono divino del Figlio. Con
Me, figli miei prediletti, date al suo Cuore il primo bacio. Sentite
con Me il primo suo battito. Guardate per primi i suoi occhi.
Ascoltate il suo primo vagito: di pianto, di gioia, d'amore. Vuole
solo il vostro conforto. Vi chiede il vostro dono di amore.
Fasciate con amore le sue piccole membra: ha tanto bisogno di caldo!
Lo circonda tutto il gelo del mondo. Lo conforta il solo caldo
d'amore. Da allora, ogni anno la Chiesa rinnova questo mistero. Da
allora mio Figlio rinasce per sempre nei cuori. Anche oggi c'è un
mondo che lo rifiuta e gran parte gli chiude le porte. Come allora i
grandi lo ignorano. Ma si apre il cuore dei piccoli. Si placa
l'attesa dei semplici. S'illumina la vita dei puri. In questa notte
santa, figli miei prediletti, vi voglio affidare il mio Bambino. Lo
depongo nella culla del vostro cuore. Il vostro amore si accresca di
gran fuoco. Devo accendere con esso tutto l'amore del mondo».
31
dicembre 1976
Ultima
notte dell'anno
La
vera povertà dello spirito.
«Passa
le ultime ore di questo anno, che il Cuore Immacolato della Mamma
celeste ha reso per te straordinario di grazie e di doni, in
preghiera e nel raccoglimento interiore. Io stessa ti ho voluto e ti
ho portato in questa casa che da tempo ti ho preparato. Sei qui nel
silenzio e nella preghiera: mi ascolti, mi parli, invochi il Padre
con Me. Hai accanto questo tuo fratello che tanto ti ama e che, nel
mio Cuore, tanto bene ti vuole. La tua Mamma celeste guarda con
occhi diversi dai vostri: è uno sguardo di luce e di amore. Per Me è
grande chi agli occhi degli uomini è considerato un nulla e di
nessun valore. Questa casa sconosciuta e sperduta, che non attira
l'attenzione di nessuno, è ora il luogo della mia presenza e qui, e
non altrove, ti ho voluto per passare con Me questi giorni di festa.
Abituati a guardare ogni cosa con gli stessi occhi di tua Mamma.
Guarda sempre con compiacenza e con particolarissimo amore quelli che
il mondo ignora e disprezza. Siano al tuo cuore più grandi quelli
che gli uomini stimano un nulla e di nessun valore: i poveri, i
piccoli, gli umili, i sofferenti, gli sconosciuti. Anche fra i tuoi
fratelli Sacerdoti ti devi sentire più vicino a quelli che sono
trascurati e considerati da nulla. Oh, sapessi quali tesori preziosi
sono per il mio Cuore di Mamma tutti questi miei figli prediletti che
nessuno considera! Dammeli in questa ultima notte dell'anno:
offrimeli ad uno ad uno. Quanto il loro amore conforta il mio Cuore
Immacolato! Come la loro bellezza nascosta ripara il dolore recato al
mio Cuore da chi si sente grande, stimato e vive cercando ogni umana
considerazione. La vera povertà dello spirito è il dono che Io
faccio a chi chiamo. È il vuoto che attira il mio amore. È l'onda
su cui si può ascoltare e capire la mia Voce. Sii sempre povero
così, per vedere ogni nuovo giorno con i miei occhi e per donarmi a
chi dà tanto, nella povertà, mi attende».
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